Assessore all'Agricoltura Provincia di Avellino
Vincenzo Alaia



Gli amministratori si interrogano per la realizzazione di interventi
nell'area territoriale interna dell'alta irpinia in quanto comprendono
le esigenze del territorio e dei loro cittadini.
Quando Saggese ha parlato di Agricoltura del passato, ha stigmatizzato l'assessore, si precisa

che l'agricoltura ha avuto anche sostegno da parte della
comunità economica europea.. E quindi la provincia di Avellino
è stata la seconda provincia in campania che ha saputo difendere i
fondi europei ed è per questo che ha ricevuto i complimenti da
parte delle istituzioni e dei cittadini.
Con la nuova riforma, ha precisato l'assessore, è venuta l'idea di utilizzare
i fondi strutturali in maniera integrata, sono stati aggiunti anche i pir (progetti integrati
rurali) dando l'aiuto al territorio coniugando il paesaggio, la cultura, il territorio,
e l'amministrazione provinciale è arrivata, che sia una novità,
di fronte ad una nuove fonte di sviluppo e si è dovuto
scegliere un massimo di 40 aree per dare impulso al territorio.
A volte però, ha precisato l'assessore, si assiste a degli interventi regionali
che sono imposti. E' questo non è giusto. La costruzione di un'eventuale casa degli anziani
sta a significare che lo sviluppo deve partire dal basso.
"Abbiamo investito su una spesa enorme,
fare spesa è giusto ma nella giusta misura e non spendere
denaro pubblico costruendo cose inutili.
Ci devono dare la possibilità di avere un coordinamento per realizzare
lo sviluppo nella nostra provincia, attraverso il piano territoriale provinciale
ci stiamo attrezzando e abbiamo anche affidato alle Università di Salerno
e Napoli due studi importanti e nonostante tutto la regione
non ha ancora trasferito le competenze ai settori.
Questa è l'occasione propizia per confermare la necessità di avere un marketing
territoriale e ragionare in termini di prodotto campania.
Accetto volentieri quest'incontri per comprenderci.
La Regione a questo punto deve trasferire le competenze, positivi sono
gli incontri a chi ha interessi diffusi sull'area comunità montana e
l'amministrazione provinciale deve coordinare. Per questo motivo
il piano territoriale di coordinamento è importante e sono necessarie
le sue indicazioni tecniche per non scompaginare il territorio.
Infine nelle sue conclusioni l'assessore ha messo in risalto che bisogna punta molto su
innovazione e ricerca per riuscire ad avere contributi
utili".
 


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