Assessore alla Cultura di Castelfranci

Enrico Tecce



L'assessore Tecce ha messo in risalto che è sempre più acceso il dibattito
sulla politica di sostegno dei prezzi agricoli e ciò vuol dire che c'è
sempre bisogno di conoscenze tecniche di mercato per poter competere.
"Per questo motivo - ha rincarato la dose l'assessore Tecce- questo è il primo
di una lunga serie di dibattiti più specifici per conoscere meglio l'evoluzione
del mercato sia globale che locale.
Il tema di oggi è vastissimo in quanto quando si parla di cultura agraria ed il significato
nell'immediato fa riferimento al nostro territorio, alla nostra civiltà".
Il tema, per l'assessore Tecce, non è mai stato approfondito sufficientemente, perchè tante
sono le sfaccettature e le implicazioni. "E' pur vero, forse, che purtroppo ci siamo
interessati ad altro e non a valorizzare ciò che avevamo. Per fortuna, qualcuno già
in passato, ha creduto nell'enorme potenzialità dell'agricoltura ed oggi, non solo è un affermato
imprenditore, ma costituisce esempio e traino per altre iniziative, anche innovative.
Registriamo, oggi, un forte ritorno di interesse. Ma i rischi che si corrono sono numerosi
in quanto un intervento disarticolato, non programmato e non inserito in un progetto di
sviluppo competitivo del territorio produrrebbe la scarsa qualità in un mercato altamente
competitivo.In questo quadro sono decisivi gli interventi degli enti e delle istituzioni
e quindi un ruolo di guida di indirizzo, propulsione, è rappresentato dai sindaci, comunità
montane, provincia, regione ed ovviamente da chi è il massimo garantista sul territorio:
l'università che deve assumere un ruolo di vera e propria guida dello sviluppo al fine
di far comprendere una vera cultura del mercato agricolo.
Sono oramai finiti i tempi quando si attribuiva molto valore alla guida degli enti
oppure delle istituzioni costiere.
Oggi Castelfranci è pronta ad una sfida culturale ma innanzitutto è necessario razionalizzare
gli interventi, ossia duplicare le iniziative è quanto mai dannoso, risulta semplicemente
la guerra tra i poveri.
Castelfranci, proprio nel campo agricolo ha visto un possibile sviluppo, infatti ha
un consorzio misto viti-vinolo pubblico-privato che conta sul oltre 100 imprenditori
sono sorte diverse cantine private, anche con relative nuove piantagioni, ha in corso
di realizzazione un ambizioso progetto per alcuni versi quasi unico: la vinoterapia
ci dobbiamo puntare a prepararci al meglio dali specialisti alle strutture ricettive
se vogliamo competere e produrre prodotti qualitativi.
Sono necessarie forti risorse umane e strutture che offrano i rispettivi servizi.
Per questo motivo CastelFranci ha i presupposti per creare una succursale dell'Istituto
De Sanctis che può costituire una base ed un serbatoio della facoltà di agraria.
Il nostro territorio del resto ha altre risorse come l'olio doc, la ciliegia, le mele, le prugne.
Il clima collinare è l'ideale per la produzione di questi prodotti e quindi il consorzio
vitivinolo, vinoterapia, possono essere insufficienti di per sè senza un organico
coordinamento di tutti voi qui presenti".
Nelle sue conclusioni l'assessore Tecce ha posto anche la risoluzione del problema
dei trasporti che deve essere potenziato e quindi costruire infrastrutture che siano
utili al territorio.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT