Onorevole Regione Campania Angelo Giusto



L'Onorevole Regionale Angelo Giusto ha aperto il suo intervento ricollegandosi
alle questioni finanziarie che interessano il settore sanitario.
Ed in questo caso ha dimostrato di non essere d'accordo di fare risparmio in quanto,
nel suo ragionamento generale, in salute non si risparmia.
Stigmatizzando, viceverso, che bisogna avere più risorse e che il fabbisogno
di salute è sottostimato. Oggi è importante, per Giusto, investire, ma il termine investimento significa per Giusto acquistare i beni necessari utili per la salute
pubblica.
Allora è necessario seguire l'innovazione tecnologica, e se in passato le famiglie
avevano come punto di riferimento salutare, il medico di famiglia, adesso le nuove
tecnologie come tac, rmn, etc hanno dato una svolta nel rapporto tra cittadino
e sanità. Di conseguenza, ritiene Giusto, è importante che la ricerca sia il costo
su cui la sanità non può evitare di investire o quanto meno di risparmiare.
Il ticket per Giusto? E' una strategia politica sanitaria ridicola, anzi folle.
Il problema alla fine per Giusto riguardano i finanziamenti e addita tale responsabilità
anche al centrosinistra nazionale che con Rosy Bindi ha finanziato la salute attraverso
la spesa storica e l'anzianità: ciò ha portato ad uno squilibrio nelle metodologie di
calcolo sanitario.
In realtà, per Giusto, dato che il sud ha una popolazione molto giovane rispetto al nord, anziane, e quindi il ragionamento di Giusto si basa su un principio valido: se la scelta
è un diritto universale, ad eguali malattie uguali risorse.
Il problema è che la competizione non avviene solo tra nord e sud per quanto
concerne il range di popolazione ma anche a livello orizzontale per la distribuzione
delle risorse tra Napoli e le altre province.
In realtà il piano ospedaliero regionale organizza le conferenze provinciali per verificare
le problematiche e le aspettative degli altri enti sanitari ma non si possono pretendere
più risorse altrimenti si dovranno trovare delle strategie:
1) razionalizzazione della spesa
2) evitare la duplicazione di strutture per avere occupazione
3) le strutture sanitarie devono garantire la salute dei cittadini.
Ma Giusto rincara la dose soprattutto per quanto riguarda i nuovi strumenti tecnologici
e che quindi la struttura sanitaria deve tenersi sempre a pari passo con i tempi
ed offrire ai cittani oppure pazienti lo strumento tecnologico più avanzato.
Ad esempio nel campo emodinamico sono stati fatti salti da gigante, adesso
è uscita sul mercato un nuovo stumento biodegradabile che riguarda sempre l'emodinamica.
Le strutture sanitarie devono acquistarla perchè non si può risparmiare in
quanto è utile al paziente, cioè il paziente si troverebbe in uno status medico
migliore rispetto all'utilizzo dell'attuale macchina.
Ma un'altro punto in questione che Giusto ha voluto mettere in evidenza riguarda
l'ultranzianità e quindi migliorare e sostenere le politiche sociali.
E' necessario in questo caso una sinergia tra pubblico e privato al fine di
rendere utile il servizio ad una popolazione ultra 85 enne.
Ed in questo caso ha precisato che i risparmi bisogna farli su alcuni corsi di
formazione e viaggi premi.
Per questo motivo la spesa sanitaria deve essere affidata ad un direttore generale
che riesca a determinare un range dell'efficienza e quindi se in un reparto
sottoutilizzato non vengano utilizzati i letti di un reparto soprautilizzato
come si possono ridurre i costi se non c'è attenzione nella gestione dell'organizzazione?
Nelle sua conclusione, Giusto ritiene opportuno difendere la riabilitazione, sull'emergenza
si deve fare di più, il direttore generale deve avere un approccio con il piano ospedaliero
in modo diverso.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT