Professore Antonio Gasparro
Presidente Nazionale Lega Atletica Leggera UISP
Presidente dell'Associazione Rocco di Eboli




Il professore Gasparro ha posto una domanda ai presenti interrogandosi sulle motivazioni
di organizzare il convegno sull'atletica leggera ad Eboli.
E' stato organizzato innanzitutto in un momento temporale dove si sono avuto due eventi
eccezionali: un meeting di Altletica leggera e una maratona di padre Pio che ha visto
coinvolte cinque regioni, 3 province e 30 comuni.
Ed è stato organizzato per fare una radiografia dell'atletica a livello nazionale e
soprattutto locale. Eboli, ha ricordato il professore Gasparro, ha avuto un passato
illustre nell'atlelica leggera e nel libro "A sud di Salerno" è stato scritto
ed annotato la dinamica dello sport ad Eboli con la presenza di numerose società sportive
da Roccadaspide a Campagna e la presenza di numerosi atleti che partecipavano
fortemente all'atletica.
Oggi a causa dei mutamenti sociali l'atletica leggera ha cambiato volto soprattutto
nei giovani che hanno un peso corporeo circa al 30%, vedono 4 ore di tv, e c'è
una pigrizia di ritorno e sono con l'avvento dei computer troppo calcolati.
Lo sport femminile soffre e nei comuni piccoli esiste solo il calcio.
Nelle scuole l'attività leggera non viene privilegiata, per il Professore Gasparro,
in quanto le ore di attività motorie sono bassisime rispetto alla Francia che fa cinque
ore, alla Germania ed al restante degli altri paesi europei.
Poche ore e sono fatte tra l'altro anche male o per mancanza di palestre oppure della
condizioni non eccezionali in cui versano le palestre.
E quindi l'attività motoria viene considerata nella scuola un'attività secondaria.
E questa è una linea che è contro lo sport in quanto lo sport non ha una relazione
solo con la vita e la cultura, lo sport, per Gasparro, è cultura.
Lo sport, per Gasparro, deve essere inteso come forma di benessere e salute, ci sono tanti
adulti e anziani che devono vivere meglio e quindi l'attività motoria ad Eboli
è fondamentale. E ha ricordato ai presenti che lui è stato assessore allo sport dall'81.
Ad un mese del terremoto fu costruita una tendostruttura per la squadra di pallavolo
che ha giocato con l'ostilità di tutti in quanto sostenevano che quello spazio doveva essere
dedicato ad altre cose. Il professore Gasparro ha ricordato come fu fatta una battaglia
per difendere quella tendostruttura che poi fu abbandonata.
Il campo Massaiolo fu ristrutturato con i soldi di Pezzullo, con una capienza di 6500 posti.
Successivamente venne la stagione dei megaimpianti.
Il problema è che se il palazzetto venisse raso al suolo il comune ci guadagnerebbe
in quanto resta il dubbio sulla rendita che attulamente dà quel palazzetto.
Per costruire un impianto è necessario davvero conoscere tutte le situazioni socioterritoriali
ed economiche e poi semmari costruirlo. Altrimenti si spenderebbero soldi inutili.
Se si fossero costruite 6 palestre da 500 posti oggi ad Eboli i problemi sarebbero
risolti.
Inoltre Gasparro ha evidenziato che la pista di atletica non ha un luogo coperto
e quindi l'unica struttura che ha un luogo coperto è il palazzetto.
Ad Eboli, per Gasparro, si fanno due grandi cose: sport giocando con il piano di zona
(10 mila euro) e grazie al piano di zona che si stanno prendendo tutte queste iniziative.
Con il paino di zona si lavora nelle zone del terremoto in 20 comuni con bambini dai 5
ai 14 anni. "Andiamo a San Domenico dove esistono 12 bambini, e un ragazzo con 10 euro di rimboroso
fa fare attività motoria.
Questo progetto si chiama "correre, lanciare e saltare".
Il professore Gasparro ha chiesto agli amministratori di dare strutture coperte
al fine di poter fare attività motoria regolare in quanto l'associazione fa un'altra
iniziativa importante che è la Scuola in pista trofeo Cita in collaborazione con
Bimed-Exposcuola.
Il professore Gasparro ha inoltre proposto al comune di Eboli una cosa grandiosa:
la costruzione di un centro comunale di attività di base per tutti i bambini di
di Eboli dai 5 ai 14 anni.
E dilagandosi sempre sul concetto di sport, Gasparro ha precisato che ci sono due tipi
di sport: sport per servizi sociali e sport per tutti.
Esiste però anche lo sport spettacolo molto lagato al doping e quindi non puramente
sportivo. E a tal proposito Gasparro ha voluto sottolineare la pecca in cui versa lo
sport in Italia, ossia l'assenza di un Ministero dello Sport e le affermazioni
di Petrucci rispecchiano le condizioni non moderne dello sport in Italia: "Sono un
funzionario dello stato e quindi quello che lo stato mi ordina quello faccio".
Nelle sue conclusioni Gasparro ha rincarato la dose sul rilancio dello sport in
Italia mettendo in risalto che lo sport deve essere sostenuto da tutti e che
il calcio non può dominare su tutto, allora è necessario un riequilibrio in percentuale
50 % al calcio e 50% a tutti gli altri sport.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT