Dottore Lucio Romano
Università Federico II - Napoli

Dipartimento di Scienze Ostetrico Ginecologiche, Urologiche e Medicina della Riproduzione



Il dottore Lucio Romano ha introdotto l'argomentazione sul referendum partendo da
una riflessione biomedica, invitando ad una analisi scientifica rigorosa che sia fondata
sulle ricerche pubblicate e riconosciute dalla comunità scientifica.
E’ necessario, per Romano, attenersi rigorosamente ai dati riportati da autorevoli studi
piuttosto che generalizzare ed ideologizzare le tematiche inerenti le proposte referendarie.
Molti sostengono che con l'attuale legge la produzione e il trasferimento di non oltre tre
embrioni ridurrebbe l’incidenza delle gravidanze in maniera significativa.
In realtà i primi dati riportano una riduzione delle gravidanze che varia dal 3% al 6%,
quindi abbastanza limitata.
Comunque già dal 1995 l’Organizzazione Mondiale Medica consigliava di non trasferire più di 2
o 3 embrioni, così da ridurre i gravissimi effetti collaterali connessi alle gravidanze
plurigemellari. Tutt’oggi i centri di fecondazione artificiale, che si avvalgono di una
consolidata esperienza, non trasferiscono più di 2 o 3 embrioni.
Un altro dato che il medico Romano ha voluto evidenziare riguarda quello
riportato dall'Istituto Superiore di Sanità, in un report del 2003. Prima della legge 40 nel
49,4% dei trattamenti per fecondazione artificiale si praticava il trasferimento di 4 o più
embrioni, da cui diverse gravidanze plurigemellari, da cui la possibilità di ricorrere anche
alla riduzione embrionaria: la soppressione degli embrioni che, in eccesso, si erano annidati
in utero. E’ bene ricordare che le gravidanze plurigemellari sono gravate da notevoli rischi
materni e fetali quali elevata abortività, nascita pretermine ed handicap a carico dei
neonati, così la elevata mortalità neonatale.
Questa legge risponde a criteri scientifici?
Per Romano la risposta è affermativa. Fino al 2003 erano pochi i centri che congelavano in Italia
i gameti femminili (ovociti) con un risultato di gravidanze, ottenute con ovociti congelati,
abbastanza trascurabile: 4,6%. I primi dati dopo la promulgazione della L.40/2004 segnano un
aumento significativo di gravidanze con ovocita congelati: 15,6%. Ciò significa che la L.40
funziona ed ha incentivato un campo di applicazione, quale quello del congelamento degli
ovociti, che prima risultava abbastanza trascurato.
Tale legge quindi tutela la donna, facendo sì che con la sempre maggiore diffusione del
congelamento ovocitario non ci si sottoponga a molteplici stimolazioni ovariche.
CELLULE STAMINALI. Le cellule staminali embrionali non hanno dato alcun risultato terapeutico
mentre quelle adulte sono già in uso per alcune patologie come ad esempio in particolari
forme di leucemie infantili, in alcune patologie oculistiche, …
Infine il dottore Romano ha approfondito il tema della diagnostica genetica preimpianto
richiamando l’elevata incidenza di errori (falsi positivi e falsi negativi), specificando
inoltre la deriva cui si va incontro attraverso il ricorso alla diagnostica genetica
preimpianto per la selezione degli embrioni per “bilanciamento familiare”. Una particolare
attenzione è stata posta al problema etico della dignità e qualità della vita, delle
ripercussioni comportamentali, unitamente alla considerazione argomentata e fondata del
valore in sé della vita umana.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT